La nostra Storia
Il nostro B&B nasce nell’aprile 2022 , dal desiderio mio e del mio fidanzato Matteo di creare insieme un piccolo progetto lavorativo, parallelamente ai nostri rispettivi lavori, con l’obbiettivo di sfruttare e unire le caratteristiche personali di entrambi e le reciproche sfumature, che tanto ci differenziano, facendole diventare i punti di forza della nostra struttura. Infatti, nel nostro B&B, io, Gloria, posso finalmente aprire la porta ai miei molteplici colori, al mio spirito di accoglienza ed ospitalità e manifestare il mio amore per la cucina, divertendomi ogni mattina a curare la colazione dei nostri ospiti con le mie torte, le crostate, i miei cantucci le mie tovagliette colorate e i miei profumi. Invece Matteo si occupa degli aspetti burocratici, gestionali e di manutenzione del nostro B&B. B&B PICCHIO direttamente sulla via Degli Dei, e nel centro della Piazza di Madonna dei Fornelli, è nel cuore di tutti i servizi (Negozi, Bar, Pub, Banca, fermata degli autobus....,autostrada A1 BO/FI). Il nostro piccolo B&B è a conduzione famigliare e si trova al piano terra di una piccola palazzina e dispone di entrata autonoma e piccola corte comune attrezzata con tavolo e panche dove è possibile rilassarsi dopo la camminata giornaliera. Nel nostro B&B disponiamo di letti a castello in camerata oppure di letto matrimoniale a seconda delle vostre esigenze ,con bagno in comune e doccia idromassaggio e zona soggiorno con divano e tv e cucina attrezzata per le vostre colazioni. Nel B&B troverete anche la cantina dove potrete ricoverare le vostre bici.
La Via Degli Dei
Esiste un'Italia minore, ma altrettanto emozionante, tutta da scoprire: la Via degli Dei è un itinerario storico, 130 km da percorrere a piedi o in mountain bike, che collegano Bologna a Firenze, attraversando l’appennino Tosco Emiliano. Bologna, con il suo centro storico medioevale perfettamente conservato e i suoi 40 km di portici, è il punto di partenza dell'itinerario, Firenze, patrimonio dell’Unesco per la sua importanza nella storia dell’arte mondiale, il luogo d'arrivo. Il percorso, parte da Bologna passando per San Luca e i suoi archi, scende fino a Casalecchio di Reno, e percorrendo il lungofiume, arriva a Sasso Marconi e al spettacolare Ponte di Vizzano. La seconda tappa del percorso si snoda tra Brento e il Monte Adone, il più alto massiccio roccioso della riserva naturale del Contrafforte Pliocenico sulla Linea Gotica, per poi spostarsi, durante la terza tappa, verso Monzuno e Madonna dei Fornelli. Da qui si imbocca la Flaminia Militare, percorso romano dal 187 a.C., fino a Pian di Balestra sul Monte Bastione. Giunti, durante la quarta tappa, al Passo della Futa si entra in Toscana e si prosegue fino a San Piero a Sieve. Da qui l’ultimo tratto del percorso conduce a Fiesole e infine a Firenze.
Rocchetta Mattei
Rocchetta Mattei, dove nulla è ciò che sembra! Suggestioni architettoniche e atmosfere alchemiche in uno dei gioielli artistici dell’Appennino, frutto dell’eclettica personalità del conte Mattei. Nel cuore dell’Appennino Bolognese, lì dove il fiume Reno e il Limentra s’incrociano e lo sguardo si poggia sui dolci fianchi di Montovolo, sorge uno degli edifici più affascinanti e ricchi per mescolanza di stili ed originalità, la Rocchetta Mattei. Nata sulle rovine della Rocca di Savignano, possedimento di Matilde di Canossa, la Rocchetta Mattei cominciò ad essere edificata, a partire dal 1850, per volontà della mente geniale del conte Cesare Mattei. E l’aggettivo geniale non è affatto casuale. Mattei, infatti, fu l’inventore dell’elettromeopatia, rimedio alternativo alla medicina canonica per la “guarigione” delle malattie del genere umano, basato sull’introduzione di energia nei rimedi sia fluidi che in granuli. Ancora oggi non conosciamo la natura reale di questa energia ma sembra quasi che il segreto dell’elettromeopatia sia scomparso col Conte Mattei. Le scale d’accesso all’edificio, realizzato prevalentemente in stile moresco, sono presidiate dalla statua del Grifone di Pisa, animale molto ricorrente nel mondo magico e caratterizzato da una duplice personalità. Sopra il portone principale è collocata un’arpia con in mano il mondo, a garanzia che tutto il male proveniente dall’esterno rimanesse fuori dall’edificio.
Lago di Castel dell'Alpi
Il lago di Castel dell'Alpi è un piccolo invaso naturale che si trova nell'Appennino bolognese, presso l'omonima frazione del comune di San Benedetto Val di Sambro. Il lago è situato nell'alta valle del Savena, a circa 700 metri sul livello del mare. Si è formato in seguito a una grande frana che, nel febbraio del 1951, si è staccata dal versante sinistro della valle e ha bloccato, proprio come una diga, il corso del torrente Savena, qui lungo appena 6 km. Il borgo di Castel dell'Alpi, prima situato proprio sulla sponda sinistra del torrente, venne completamente distrutto da questo evento, che tuttavia risparmiò la chiesa e il suo campanile. Ora il borgo è stato in parte ricostruito sulla sponda destra del lago, il quale è ora diventato una gradita meta turistica, soprattutto in estate. Questo piccolo lago è l'unico tra quelli della provincia di Bologna ad essersi formato in modo naturale: infatti i laghi di Suviana, Brasimone e Santa Maria sono tutti artificiali.
Una nuova fontanella lungo la Via degli Dei
E’ stata inaugurata a Cà ed Paiarin, lungo il tracciato della Via degli Dei, una nuova fontanella. Immediatamente sopra Cedrecchia, la nuova fontana è situata nella caratteristica e panoramica area di sosta gestita dal Comune, ai piedi di Monte Galletto e del suo parco eolico, meta tutto l’anno di migliaia di camminatori proprio perché situata lungo uno degli itinerari più famosi al mondo, ma frequentata anche da molti passeggiatori locali e non.
La fontana è stata gentilmente offerta dai Cercanti di Madonna dei Fornelli 2023, installata dal Comune – che ne seguirà anche la successiva gestione – in uno dei luoghi più singolari presenti nella zona; mentre il gruppo HERA si è fatto carico di realizzare gratuitamente gli allacciamenti all’acquedotto.
Quella inaugurata è la seconda fontana realizzata nel Comune di San Benedetto lungo la Via degli Dei: la prima risale infatti al 2 agosto 2018 ed è posta in via del Bastione, ai piedi della Flaminia Militare, quasi al confine tra le regioni Emilia-Romagna e Toscana.
La nuova fontana è stata posizionata nel Comune di San Benedetto Val di Sambro lungo la tappa della Via degli Dei che da Monzuno porta a Madonna dei Fornelli, il cammino che si sviluppa per 130 chilometri collegando Piazza Maggiore a Bologna con Piazza della Signoria a Firenze, scorrendo sull’Appennino Tosco-Emiliano di cui è diventato una attrattiva turistica sempre frequentata da decine di migliaia di camminatori ogni anno.
“Se questa realizzazione è stata possibile, il merito va condiviso sicuramente con il territorio – racconta il Sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni -. A riguardo ci tengo a ringraziare i quattro Cercanti di Madonna dei Fornelli Matteo e Simone Bartoli, Simone Giuliani e Gianni Santi per avere donato la fontana quale servizio per i tanti camminatori che percorrono la Via degli Dei ogni anno, ma anche per le tante persone del posto che quotidianamente passeggiano lungo quel tratto di sentiero che collega Madonna dei Fornelli con il parco eolico di Monte Galletto. Assieme a loro un grazie anche ad HERA ed all’Assessore Lorenza Vaccari che in questi anni molto si è impegnata e spesa collaborando con cittadini, associazioni ed attività per il rilancio di commercio e turismo, e questo è solo l’ultimo dei risultati ottenuti in ordine di tempo. Un’altra bella conclusione di un percorso frutto dell’ennesimo gioco di squadra e soprattutto un servizio che sarà sicuramente gradito alle tante persone che quotidianamente passano da Cà ed Paiarin e che grazie a questa nuova fontana, non solo potranno sostare per godersi il fascino ed il panorama di questo luogo, ma potranno continuare a dissetarsi lungo la Via degli Dei per qualche altro migliaio di anni”.
Panchina gigante installata al lago di Castel dell’Alpi
A San Benedetto, una panchina gigante lungo il lago di Castel dell’Alpi diventa attrazione turistica, seguendo il progetto internazionale delle Big Bench. Iniziativa che promuove il turismo all’aria aperta e coinvolge la comunità locale. e panchine giganti sono ormai diventate un’attrazione turistica molto diffusa in Italia, che si sta pian piano diffondendo anche in Europa, e da oggi anche nella Città Metropolitana di Bologna, dove una è stata installata lungo le sponde del lago di Castel dell’Alpi. Una panchina gigante, lungo il percorso che costeggia il lago, per promuovere il turismo all’aria aperta, è stata inaugurata dal sindaco Alessandro Santoni. Questa realizzazione, la prima all’interno dell’ambito metropolitano bolognese, si inserisce nel circuito che si trova sul sito bigbenchcommunityproject.org, nato nel 2009 da un’idea del designer americano Chris Bangle, diffusasi rapidamente in tutta Italia e nel mondo, al punto che ad oggi sono 339 le panchine esistenti e 73 quelle in fase di realizzazione. In questo panorama, quella di Castel dell’Alpi è la realizzazione 337. Tra le particolarità di questo progetto non vi è solo la realizzazione ’fuori scala’, ma anche il fatto che la costruzione della panchina gigante deve avvenire grazie a fondi e manodopera volontaria: nessuna risorsa pubblica può essere usata per realizzare l’installazione. E seguendo un design protetto da copyright che viene concesso gratuitamente a condizione che si rispettino alcune caratteristiche: la panchina deve essere costruita in un punto con vista panoramica e contemplativa, liberamente accessibile al pubblico e lontana da strade.
L'ANTICO BORGO DI QUALTO
Qualto è il borgo più antico di San Benedetto Val di Sambro, ricco di storia e tradizione.
La sua memoria storica si respira ancora oggi tra gli antichi muri di pietra decorati con opere dipinte, i tetti, architravi di arenaria, e i grandi portoni antichi.
In questo piccolo borgo troviamo ancora oggi un antico essicatoio, dove ogni autunno vengono disposte le castagne per quaranta giorni e quaranta notti, per tutto il periodo gli abitanti alimentano il focolaio che permette ai frutti di scaldarsi lentamente fino a seccarsi, dopodiché le castagne verranno pulite e macinate al mulino.
Nella piazza del paese si trova la monumentale chiesa di San Gregorio Magno costruita nel 1300; da qui si può ammirare una vista mozzafiato
BORGO STORICO DI ZACCANESCA
Piccolo borgo sospeso nel tempo dove la storia sembra trascorrere più lentamente e i racconti corrono tra stretti vicoli e piccole finestre antiche.
Il paese resta nascosto sotto strada racchiuso tra le sue antiche mura, primeggia la chiesa di Santa Maria simbolo di tutta la storia di questa comunità.
Il 15 di Agosto va in scena la tradizionale polentata in onore di Santa Maria Assunta e tutte le viuzze del centro fin giù nella corte davanti al forno del borgo, vengo riempite di tavolate per partecipare a questo evento